In questi giorni siamo bombardati di neve. Se non altrove sul web, dove lo sport internazionale è fare a gara a chi scatta una foto al termometro con la temperatura più vicina a quella polare. In più, si sprecano gli aneddoti, tutti degni di un posto nel manuale delle storielle insignificanti (e in genere gonfiate) e, ovvio, gli insulti alla neve. Tutto molto bello. Da parte mia, la neve di Milano
ha coperto di un manto soffice la collinetta dove corro, il Monte Stella, regalandole un aspetto fiabesco. Venerdì sera non c'è nessuno a parte me (il resto dei milanesi era paralizzato dal traffico) e mi sono sentita padrona del luogo (almeno finchè non ho sentito un canto simile a quello di Rafiki del Re Leone unirsi agli Smashing Pumpkins che stavo ascoltando con l'Ipod. Al chè mi sono accorta di un signore che girovagava con aria sospetta e ho deciso che era ora di tornare a casa). Sensazioni magnifiche.
ha coperto di un manto soffice la collinetta dove corro, il Monte Stella, regalandole un aspetto fiabesco. Venerdì sera non c'è nessuno a parte me (il resto dei milanesi era paralizzato dal traffico) e mi sono sentita padrona del luogo (almeno finchè non ho sentito un canto simile a quello di Rafiki del Re Leone unirsi agli Smashing Pumpkins che stavo ascoltando con l'Ipod. Al chè mi sono accorta di un signore che girovagava con aria sospetta e ho deciso che era ora di tornare a casa). Sensazioni magnifiche.
Qui erano le sette di mattina - correvo con il mio amico di corse (nella foto) e stava nevicando (Monte Stella).
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These days we are bombarded with snow. At least on the web, where the seasonal international sport is doing in to post a picture of the thermometer with the temperature closer to that of the Pole. In addition there are thousands of anecdotes, all worthy of a place in the manual of meaningless stories and, of course, insults to the snow. All well and good. For my part, the snow-covered Milan has given a soft blanket the hill where I run, the Monte Stella, giving her a fairytale atmosphere. Friday night there was nobody but me (the rest of the Milanese citizens stuck in the traffic) and I felt mistress of the place (at least until I heard a song similar to the one of Rafiki in The Lion King joining the one of the Smashing Pumpkins that I was hearing with my Ipod. Then I noticed a gentleman who wandered with a suspicious move, and I decided it was time to go home). Wonderful sensations.
Running in a dense cappuccino foam is magnificent, although it will be great to be running in a normal and more comfortable way, after the perturbation. (above, the Parco Sempione)
Above it was 7am and it was snowing (Monte Stella).
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